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Titolo: Old loves they die hard, old lies they die harder
Fandom: Doctor Who
Personaggi: Ten, Simm!Master
Pairing: Ten/Master
Genere: Angst, romantico
Warning: slash, flashfic, what if, creepy!Ten in a way
Introduzione: In cui il Dottore salva il Master e le cose non si risolvono comunque
NdA: Scritta per il prompt di
geilie11: Ten/Simm!Master, What If?, Ten salva il Master usando la propria energia rigenerativa (un po' come River fa con Eleven in Let's kill Hitler). Praticamente, la cosa corta e angst che Then I'll be sure to meet you at the exit of the world sarebbe dovuta essere. Il titolo viene da Wish I Had An Angel dei Nightwish e non c'entra nulla con la storia.
Fandom: Doctor Who
Personaggi: Ten, Simm!Master
Pairing: Ten/Master
Genere: Angst, romantico
Warning: slash, flashfic, what if, creepy!Ten in a way
Introduzione: In cui il Dottore salva il Master e le cose non si risolvono comunque
NdA: Scritta per il prompt di
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Old loves they die hard, old lies they die harder
- Non capisci? Siamo gli ultimi! Gli ultimi rimasti … -
L’altro si divincola nella sua stretta, furioso e debole, con le scosse e i tremiti di una bestia ferita. Cerca di graffiargli il viso, ma lui afferra la sua mano, stringe il suo polo tra le dita, abbastanza forte da impedirgli di muoverlo, abbastanza forte da far male. – Non capisci? – chiede ancora, davanti agli occhi una nebbia opaca di lacrime pungenti e salate, e cieli sconfinati d’arancio bruciato.
Il Master sorride, le labbra che scoprono i denti – ed è un ghigno distorto dalla rabbia e dal dolore, sul suo viso pallido e sudato, quasi un ringhio. Oh, capisce fin troppo bene, è ovvio, ed è proprio per questo che tenta ancora di opporre resistenza quando spinge la sua mano nella sua. Così intelligente, così brillante, e così stupido.
Ma alla fine, la sua buona vecchia mano comincia a risplendere di un chiarore dorato e caldo, le dita morte che per un attimo solo sembrano quasi fremere. Il Master chiude gli occhi quando la luce incomincia a scorrere anche tra le sue dita, a coprire la mano, a risalire veloce su per il braccio, fino ad avvolgere la spalla e il petto e il collo – chiude gli occhi e corruga la fronte e serra la bocca in una linea tesa. Si arrende, comunque, ed è questo l’importante: il Dottore lo sente rilassarsi appena contro di lui, e immagina l’energia inondare il suo corpo, spargersi nel sangue come elettricità, risvegliare le cellule e scatenare reazioni chimiche represse troppo a lungo. Poi, chiude gli occhi anche lui, e lascia che il suo respiro si calmi, che i suoi cuori smettano di battere così forte.
Quando riapre gli occhi, il viso del Master non è più così pallido – e ha sempre gli stessi lineamenti. Non era troppo sicuro di quella parte. Sorride, e anche il Master riapre gli occhi appena in tempo per notarlo e per lanciargli uno sguardo astioso.
- E ora? – domanda il Master, la voce rauca: - Sarò davvero una tua responsabilità? Voleremo via sul tuo TARDIS e poi mi manderai a letto senza cena? O mi metterai al guinzaglio? -. Il sorriso sarcastico sulle sue labbra è stanco, fragile.
Il Dottore bacia quel sorriso, per non doverlo guardare più a lungo, e quando prova a tracciarlo con la punta della lingua il Master si irrigidisce e rimane immobile. E subito i loro visi si allontanano di nuovo, e rimangono in silenzio.
- Non capisci? Siamo gli ultimi! Gli ultimi rimasti … -
L’altro si divincola nella sua stretta, furioso e debole, con le scosse e i tremiti di una bestia ferita. Cerca di graffiargli il viso, ma lui afferra la sua mano, stringe il suo polo tra le dita, abbastanza forte da impedirgli di muoverlo, abbastanza forte da far male. – Non capisci? – chiede ancora, davanti agli occhi una nebbia opaca di lacrime pungenti e salate, e cieli sconfinati d’arancio bruciato.
Il Master sorride, le labbra che scoprono i denti – ed è un ghigno distorto dalla rabbia e dal dolore, sul suo viso pallido e sudato, quasi un ringhio. Oh, capisce fin troppo bene, è ovvio, ed è proprio per questo che tenta ancora di opporre resistenza quando spinge la sua mano nella sua. Così intelligente, così brillante, e così stupido.
Ma alla fine, la sua buona vecchia mano comincia a risplendere di un chiarore dorato e caldo, le dita morte che per un attimo solo sembrano quasi fremere. Il Master chiude gli occhi quando la luce incomincia a scorrere anche tra le sue dita, a coprire la mano, a risalire veloce su per il braccio, fino ad avvolgere la spalla e il petto e il collo – chiude gli occhi e corruga la fronte e serra la bocca in una linea tesa. Si arrende, comunque, ed è questo l’importante: il Dottore lo sente rilassarsi appena contro di lui, e immagina l’energia inondare il suo corpo, spargersi nel sangue come elettricità, risvegliare le cellule e scatenare reazioni chimiche represse troppo a lungo. Poi, chiude gli occhi anche lui, e lascia che il suo respiro si calmi, che i suoi cuori smettano di battere così forte.
Quando riapre gli occhi, il viso del Master non è più così pallido – e ha sempre gli stessi lineamenti. Non era troppo sicuro di quella parte. Sorride, e anche il Master riapre gli occhi appena in tempo per notarlo e per lanciargli uno sguardo astioso.
- E ora? – domanda il Master, la voce rauca: - Sarò davvero una tua responsabilità? Voleremo via sul tuo TARDIS e poi mi manderai a letto senza cena? O mi metterai al guinzaglio? -. Il sorriso sarcastico sulle sue labbra è stanco, fragile.
Il Dottore bacia quel sorriso, per non doverlo guardare più a lungo, e quando prova a tracciarlo con la punta della lingua il Master si irrigidisce e rimane immobile. E subito i loro visi si allontanano di nuovo, e rimangono in silenzio.
no subject
Date: 2014-04-14 09:55 pm (UTC)Il finale è qualcosa di straziante, proprio perché è vero che "le cose non si risolvono comunque", come dici nell'introduzione. E c'è un senso di inquietudine che avvolge tutta la storia, poi, che mi ha quasi fatto rabbrividire. Complimenti!
no subject
Date: 2014-04-15 12:15 pm (UTC)Per questa storia volevo un tono più disperato e inquietante, con un Master che ha capito bene il "love" in hate/love relationship e un Ten in denial che continua a pensare di poter rimettere le cose a posto - un po' l'errore che fa in The Waters of Mars,in un certo modo.
Grazie per aver commentato anche qui! <3
no subject
Date: 2014-04-15 03:29 pm (UTC)E grazie a te per aver catturato subito il prompt. <3